20 Aprile, 2024
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Vaccino antinfluenzale. Sileri: «disponibile in anticipo»

Il vaccino contro l’inflluenza stagionale “sarà disponibile” e la campagna partirà anche prima del previsto.

A rassicurare sulla disponibilità dei vaccini è il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri, ospite di Coffee Break su La7, dopo gli allarmi sulle ventilate carenze nelle forniture denunciate dalle organizzazioni mediche. Il ministero della Salute a giugno aveva già esteso la copertura agli over 60 e previsto la nuova distribuzione per ottobre. Ma l’impennata degli acquisti da parte delle Regioni (+40%) nelle ultime settimane aveva messo in allarme le categorie, con Federfarma che intravedeva il rischio di restare senza per un milione di persone.
“Ci stiamo muovendo – ha affermato Sileri – per migliorare l’approvvigionamento delle dosi di vaccino anti influenzale e inizieremo anche prima la campagna vaccinale. Purtroppo quelli che fanno il vaccino sono meno di quelli che noi desidereremmo soprattutto tra gli anziani, ma quest’anno prevedo una inversione di tendenza e questo è auspicabile perché sarà d’ausilio alla diagnosi differenziale per Covid“.

Riguardo all’andamento della pandemia da coronavirus in Italia Sileri definisce la situazione “non critica”. “C’è una condizione di crescita  dei casi di Covid ma gli ospedali non sono sotto stress. – ha aggiunto il viceministro -. Con l’arrivo della stagione fredda credo vedremo una circolazione più elevata del virus, ma il Servizio sanitario nazionale è in grado di farvi fronte. Dubito che avremo una seconda ondata epidemica così come l’abbiamo vista a febbraio-marzo, perché abbiamo imparato a convivere con il virus”.

Convivere con la pandemia vuol dire però trovare la chiave per tenerla sotto controllo, soprattutto con l’arrivo dell’influenza stagionale.

“Bisogna fare più tamponi, ma con giudizio: qualche giorno fa ho detto che dobbiamo arrivare a fare 3-4 volte i tamponi di oggi, ma non  significa farli tutti i giorni, bensì significa avere una potenza di fuoco necessaria quando servirà”, ha proseguito Sileri -. “Ad esempio,  girerà l’influenza ed a gennaio potremo avere 500 mila persone infette a settimana: dovremo fare una diagnosi differenziale e sarà necessario in certe giornate fare tantissimi tamponi”.

(La Repubblica)

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