29 Marzo, 2024
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Anzio, i migliori cinque ristoranti di pesce sul mare

Per salutare l’estate come si deve

La salsedine sulla pelle, il vento nei capelli e l’inconfondibile odore di cucina di pesce: sono i tratti distintivi di Anzio, località balneare tra le più frequentate nel Lazio. Una lunga tradizione gastronomica rende il comune una meta ideale per chi non si accontenta. Sono diverse infatti le realtà di alto livello, in cui assaporare pietanze caratterizzate da freschissime materie prime e da una costante ricerca culinaria.

ROMOLO AL PORTO

Celebre per aver ospitato, nel corso degli anni, noti personaggi dello spettacolo, dello sport e della politica è Romolo Al Porto (via Porto Innocenziano 19, tel. 06-9844079, costo: 50-70 euro). Al timone dell’indirizzo oggi ci sono i fratelli Walter e Marco Regolanti, entrambi executive chef, e a curare la carta dei vini il sommelier Umberto Regolanti. “Vogliamo regalare un’esperienza unica ed emozionante ai nostri ospiti, perciò abbiamo studiato in modo approfondito il food pairing e addirittura il codice genetico degli alimenti” – spiega Walter.

Così in tavola arrivano gustosi abbinamenti come l’orata con guazzetto di fagioli e olio al caffè o la crema di patate e cannella con crostacei ed erbe aromatiche.

DA PIERINO

Spostandosi nel centro un ristorante che gode di ottima fama è Da Pierino (piazza Cesare Battisti 3, tel. 06-9845683, costo: 40-60 euro). Il patron Sandro Catarinozzi si fa portavoce di una storia di passione e attenzione al cliente che risale al 1964: “Lavoriamo quotidianamente per garantire la massima qualità, selezionando rigorosamente gli ingredienti, dal pesce fresco locale alla pasta”.
Da non perdere i tagliolini con ovoli, sogliola e foglie di menta e le ricche insalate di gamberoni e scampi.

IL TURCOTTO

Vanta invece una vista mozzafiato il Turcotto (via Riviera Mallozzi 44, tel. 06-9846340, costo: 30-45 euro) con esterno che affaccia sul mare e sul faro della città. “Dopo il lockdown abbiamo adottato tutte le misure di sicurezza e prevenzione, dall’uso della mascherina alla completa sanificazione, dal distanziamento dei tavoli all’introduzione del doppio turno” – dichiara Ermelinda Garzia che si occupa della sala insieme al padre Enrico, mentre la sorella Maria e la madre Patrizia Farace sono ai fornelli. Qui il piatto forte della stagione è indubbiamente la fettuccina della casa con bocconcini di cefalo, mazzancolletta fritta dorata, scorza di limone e spolverata di bottarga.

DA ALCESTE

E non manca una proposta per gli amanti dei colori caldi del tramonto. Durante il crepuscolo serale Da Alceste Al Buon Gusto (piazzale Sant’Antonio 6, tel. 06-9846744, costo: 40-65 euro) offre un panorama unico grazie alla terrazza che si erge sulla spiaggia. La titolare Maria Elena Regolanti ne è particolarmente orgogliosa e sottolinea l’importanza di un menu che guardi ai grandi classici, ma che strizzi l’occhio anche alle nuove tendenze. Il suo consiglio è quello di provare le tartare di crudi preparate sul momento con pescato del giorno e completate da verdure o, in alcuni casi, frutta.

(La Repubblica)

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