25 Aprile, 2024
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Zingaretti: “Nel Lazio 25 drive-in per test rapidi”

L’area gestita dalla Croce Rossa ha iniziato i primi test alle 15 di ieri per coloro che sono rientrati dai paesi a rischio contagio come Grecia, Croazia, Malta e Spagna; mentre su base volontaria vengono fatti a chi rientra dalla Sardegna.

“Abbiamo aperto a Fiumicino il più grande drive-in per tamponi d’Italia e probabilmente d’Europa. Voglio ringraziare Aeroporti di Roma e la Croce Rossa che gestisce il presidio. Uno sforzo immenso che ha un solo motivo: rispondere positivamente alla voglia di tornare a vivere degli italiani e delle italiane”. Cosi’ il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, che questa mattina ha visitato il nuovo drive-in per test rapidi Covid19 allestito presso il parcheggio di lunga sosta dell’aeroporto di Fiumicino.

L’area gestita dalla Croce Rossa ha iniziato i primi test alle 15 di ieri per coloro che sono rientrati dai paesi a rischio contagio come Grecia, Croazia, Malta e Spagna; mentre su base volontaria vengono fatti a chi rientra dalla Sardegna. “Per tornare a vivere bisogna seguire alcuni comportamenti: mascherine, distanze di sicurezza, lavaggio delle mani e degli ambienti in cui si vive – ha detto Nicola Zingaretti -, ad oggi sono 25 i drive-in presenti nella regione Lazio che ci portano ad avere una media di oltre 12mila tamponi al giorno”.

“Oggi inauguriamo il più grande drive in della Regione Lazio – ha detto l’ad di Aeroporti di Roma, Marco Troncone – con sei postazioni per effettuare tamponi e accogliere 150 autovetture. Si tratta di mosse difensive in uno scenario negativo per il nostro settore. Si è infatti chiuso agosto, il mese di punta, col meno 80 per cento di passeggeri rispetto lo scorso anno. E abbiamo l’annullamento dei flussi dei voli internazionali di lungo raggio”.

“La Croce Rossa è presente all’aeroporto di Fiumicino sin dall’inizio della crisi con la misurazione della temperatura – ha detto il presidente della CRI Francesco Rocca – man mano che sono cambiate le necessita’ ci siamo resi disponibili a fare quello che c’era bisogno di fare. Il virus e’ ancora presente, da presidente della croce rossa internazionale sono in contatto con i colleghi fuori dal l’Italia e so quante vittime ancora sta facendo il virus e che la sua aggressività non è diminuita”.

(Agi)

 

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