25 Aprile, 2024
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Una ruspa ha distrutto le dune della spiaggia di Agrigento. Il video

Lo denuncia l’associazione ambientalista Mareamico. 

La “devastazione” di queste dune “ha compromesso un intero ecosistema, sono state spazzate via diverse varietà di piante psammofile, l’habitat di alcuni uccelli”

Decine di anni impiega la natura per realizzare una duna costiera, un paio d’ore ci mette la ruspa della ditta incaricata dal Comune per distruggerla, mentre ripulisce la spiaggia. Lo denuncia l’associazione ambientalista Mareamico: “Le dune costiere sono un ecosistema protetto dalle leggi comunitarie, svolgono un ruolo importantissimo nella difesa della costa: sono infatti un ostacolo fisico all’avanzamento del mare e costituiscono un consistente deposito di sabbia che può alimentare naturalmente la spiaggia dopo le mareggiate invernali”.

La “devastazione” di queste dune “ha compromesso un intero ecosistema, sono state spazzate via diverse varietà di piante psammofile, l’habitat di alcuni uccelli”. Si teme pure per il concreto rischio che abbiano distrutto il nido di qualche tartaruga caretta caretta, che proprio in questo periodo deposita le uova in spiaggia

“Senza contare il fatto che i rifiuti sono stati semplicemente nascosti sotto la sabbia, spostata dalla ruspa”, aggiunge l’associazione: “Ovviamente il Demanio e la Capitaneria avevano autorizzato solo la pulizia della spiaggia con un mezzo gommato e senza movimentazione delle sabbie ed invece questi lavori, praticamente abusivi, hanno distrutto tutto. Un danno assolutamente incalcolabile”.

Un’attività di pulizia “fuori norma” della ditta incaricata del servizio avrebbe danneggiato le formazioni dunali del litorale agrigentino almeno in due punti: sulla spiaggia di Cannatello e sulla spiaggia di Maddalusa.

Il caso è stato sollevato dall’associazione ambientalista Mareamico e ora interviene il sindaco Lillo Firetto: “Le informazioni che ho assunto e le foto che mi sono state inviate sembrano non lasciare dubbi: pare proprio che le dune siano state spianate.

Ho chiesto all’ufficio Ecologia del Comune di verificare i fatti e di sporgere denuncia alla procura della Repubblica se ne ravvisano gli estremi. Ho chiesto inoltre di disporre subito un’indagine interna per verificare chi ha omesso di controllare”. Il primo cittadino si è recato sul posto per verificare di persona la situazione.

(Agi)

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