25 Aprile, 2024
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Morte Floyd, Trump pronto a ricorrere all’esercito. L’accusa di Biden: vuole i soldati contro il popolo

Il presidente americano Donald Trump mobilita l’esercito “e tutte le risorse federali disponibili” contro i manifestanti

“per risolvere velocemente” il problema delle proteste per la morte di George Floyd, l’afroamericano ucciso da un agente di polizia a Minneapolis. Lo ha annunciato lo stesso Trump parlando dalla Casa Bianca. Poco dopo è arrivato l’attacco di Joe Biden, ex vicepresidente e avversario di Trump alle prossime elezioni: vuole usare l’esercito americano contro il popolo americano, ha detto Biden.

Trump ha “fortemente esortato” i governatori degli Stati a “prendere il controllo delle strade” mobilitando la Guardia Nazionale,

altrimenti, ha avvertito, “dispiegherò le forze armate degli Stati Uniti e risolverò velocemente il problema per loro”. “Sto anche intraprendendo una rapida e decisiva azione – ha proseguito – per la nostra capitale, Washington Dc”. Il capo della Casa Bianca ha dunque avvertito: “Coloro che minacciano vite innocenti e proprietà private saranno arrestati, incarcerati, perseguiti… voglio che questi organizzatori del terrore sappiano che dovranno fronteggiare severe condanne penali e lunghe sentenze in carcere”.

“Sono il vostro presidente, di legge e ordine”

ed “alleato di tutti i manifestanti pacifici”, ha dichiarato Trump. Ma “negli ultimi giorni – ha proseguito – la nostra nazione è stata tenuta nella morsa di anarchici professionisti, boss violenti, persone incendiarie, saccheggiatori, criminali, rivoltosi, antifa e altri”.
La nazione, ha rincarato Trump, ha bisogno “di sicurezza e non di anarchia”.

Dopo l’intervento nel giardino delle Rose della Casa Bianca, Trump è andato a piedi nella vicina chiesa di St. John Episcopal, che è stata danneggiata durante le proteste. “Ora andrò a rendere omaggio a un posto molto speciale”, ha detto il presidente americano che si è fatto poi riprendere con la Bibbia in mano. Per consentire a Trump di arrivare alla chiesa in sicurezza, la polizia ha sparato gas lacrimogeni e proiettili di gomma contro i manifestanti che stavano protestando pacificamente.

Trump vuole ricorrere dunque all’Insurrection Act, una legge del 1807.

Il presidente ha segnalato di aver già ordinato la mobilitazione di “migliaia e migliaia di uomini, armati pesantemente, personale militare e agenti delle forze dell’ordine” per fermare le violenze a Washington Dc. L’Insurrection Act attribuisce al presidente degli Stati Uniti il potere, in casi eccezionali, di mobilitare l’esercito federale e la Guardia Nazionale per compiti di polizia. Si tratta di una misura firmata da Thomas Jefferson e invocata l’ultima volta nel 1992, per sedare le proteste a Los Angeles dopo l’assoluzione degli agenti che picchiarono a morte l’afroamericano Rodney King.

Il medico legale che ha effettuato l’autopsia sul corpo di George Floyd, intanto, ha affermato che il 46enne afroamericano è morto per “un arresto cardiaco causato dalla pressione esercitata sul suo collo” dai poliziotti che lo avevano fermato. Dunque si è trattato di un “omicidio”. In un rapporto preliminare si escludeva che questa fosse la causa della sua morte. Già da una precedente autopsia, commissionata dai familiari di Floyd, è emerso che si è trattato di omicidio.

(La Repubblica)

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