28 Marzo, 2024
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George Floyd, Trump ai governatori: “Siete idioti se non fate arresti”

Da Minneapolis fino al resto degli Stati Uniti: la protesta per la morte di George Floyd si allarga.

Negli Usa sono almeno 140 le città in cui sono scoppiate le manifestazioni da mercoledì, 42 le città dove è scattato il coprifuoco più tutte quelle dell’Arizona. Circa 5 mila membri della Guardia Nazionale sono stati schierati in 15 Stati e a Washington DC, con altri duemila pronti a intervenire.

Davenport in Iowa due persone state uccise durante una sparatoria. Un morto anche a Louisville in Kentucky dove ieri gli scontri in mezzo alla folla erano stati fermati da un abbraccio. Una donna afroamericana e un poliziotto in tenuta antisommossa, erano rimasti stretti per quasi un minuto.

Birmingham, in Alabama, i manifestanti hanno demolito il monumento di un confederato a Linn Park.

Boston, è stato dato alle fiamme un suv della polizia vicino al palazzo del governo. A Philadelphia, gli agenti in tenuta antisommossa hanno usato spray al peperoncino. Anche qui è scattato il coprifuoco. A New York, i manifestanti hanno marciato attraverso i ponti di Brooklyn e Williamsburg paralizzando il traffico. Il caos è scoppiato a Union Square dove sono stati incendiati bidoni della spazzatura. Sempre a New York un agente di polizia ha puntato una pistola contro i manifestanti a Lower Manhattan, come si vede dal video di 12 secondo pubblicato alle 22 locali su Twitter del reporter di Gothamist Jake Offenhartz.

Washington sono una cinquantina gli agenti dei servizi segreti feriti nel corso degli scontri nella notte fra domenica e lunedì vicino alla Casa Bianca e che li hanno spinti a trasferire Donald Trump nel bunker sotterraneo. Diversi monumenti di Washington sono stati sfregiati con scritte anche al National Mall.

Un morto in Kentucky, due in Iowa

In Iowa due persone stono rimaste uccise in una sparatoria, un altro uomo è stato ucciso quando la polizia e la Guardia Nazionale hanno aperto il fuoco a Louisville in uno scontro violento in un parcheggio con le forze dell’ordine intorno a mezzanotte, dove si era radunata una grande folla. Secondo Conrad un primo sparo è partito dai manifestanti contro gli agenti. Sia la Guardia Nazionale che la polizia di Louisville hanno quindi risposto al fuoco. Un altro caso che infiammerà ulteriormente le tensioni a Louisville, dove i manifestanti chiedono giustizia anche per la morte di Taylor, una ragazza di 26 anni afroamericana, disarmata e uccisa il 13 marzo.

Trump ai governatori Usa: Siete degli “idioti” se non arrestate i manifestanti

Il presidente degli Stati Uniti non risparmia gli attacchi ai governatori americani durante la videoconferenza dedicata alle proteste per George Floyd. Secondo quanto riferito dal Nyt che è riuscito ad entrare in possesso di una registrazione, avrebbe detto : “O prendete in mano la situazione o state sprecando il vostro tempo”. Trump non ha esitato a definire i governatori “idioti” se non arrestano i manifestanti e non li lasciano in carcere per “lunghi periodi di tempo”.  “Dovete dominare”- ha aggiunto – se non lo farete vi travolgeranno”.

Spike Lee: “Questo paese è costruito sui corpi dei neri uccisi”

Spike Lee, il regista afroamericano che ha posto il razzismo e le relazioni interrazziali al centro di tutte le sue opere, è sceso in campo per protestare dopo l’uccisione di George Floyd con un video di circa due minuti intitolato “3 Brothers-Radio Raheem, Eric Garner And George Floyd”, presentato durante un’intervista alla Cnn. Il video si apre con la domande in sovrimpressione “Will History Stop Repeating Itself?” (La storia smetterà di ripetersi?), ed è un montaggio che mescola fotogrammi del suo film “Do the right thing” (‘Fa’ la cosa giusta’) del 1989, in cui uno dei protagonisti, Radio Raheem, muore dopo uno scontro con la Polizia, e le immagini di Eric Garner, morto nel 2014 a Staten Island, New York, e di George Floyd a Minneapolis.  “Come fa la gente a non capire il perché di queste reazioni? – ha detto il regista alla Cnn  – La gente reagisce in questo modo perché vuole essere ascoltata. Vediamo ripetere queste cose ancora e ancora e ancora”.Spike Lee ha concluso affermando che “questo Paese è costruito sui corpi dei neri uccisi”.

Il tweet di Michael Jordan: “Molto arrabbiato”

Non si è mai esposto pubblicamente. L’ex campione dell’Nba Michael Jordan stavolta però ha rilasciato una dichiarazione sulla morte di Floyd, condannando il “razzismo radicato” negli Stati Uniti. “Sono profondamente rattristato, addolorato e molto arrabbiato”, ha scritto Jordan in una dichiarazione pubblicata dai Charlotte Hornets, la squadra Nba che possiede. “Sono con chi sta protestando contro il razzismo radicato e la violenza nei confronti delle persone di colore nel nostro Paese. Ne abbiamo avuto abbastanza”.

Il più grande giocatore di basket di tutti i tempi ha dichiarato che gli americani dovranno lavorare insieme per trovare le risposte ai problemi del Paese. “Dobbiamo ascoltarci a vicenda, mostrare compassione ed empatia e non dare mai le spalle a una brutalità insensata”, ha scritto. “Il mio cuore va alla famiglia di George Floyd e agli innumerevoli altri le cui vite sono state brutalmente e insensatamente interrotte da atti di razzismo e ingiustizia”.

Il figlio di Floyd: “Altra violenza non servirà a niente”

Quincy Mason Floyd domenica ha partecipato a una protesta a Bryan, in Texas, secondo la Kbtx. Era un bambino di quattro o cinque anni l’ultima volta che ha visto suo padre: “Sono davvero emozionato per tutto questo. Tutti escono e gli dimostrano affetto – ha detto – Sono davvero commosso”. Quincy Mason e la sorella, Connie Mason, che hanno partecipato alle manifestazioni di ieri a Bryan, hanno fatto appello ai manifestanti in tutto il Paese a evitare la violenza. “Non risolverà nulla”, ha detto il figlio di George Floyd, che insieme ai fratelli vive a Bryan, dove si sono trasferiti con la madre più di 15 anni fa.

Capo polizia si toglie il cappello per il fratello

Il fratello di George Floyd, Philonise, attraverso una reporter, ha chiesto al capo della polizia, Medaria Arradondo, se riteneva giusto che anche gli altri tre agenti presenti all’arresto fossero colpevoli. L’ufficiale ha risposto che li “riteneva complici” allo stesso livello di Derek Chauvin. Il fratello ha approvato la risposta. Il capo della polizia, prima di rispondere alla domanda, si è tolto il cappello in segno di rispetto per la vittima, esprimendo il suo “profondo dolore” verso la famiglia. Nel riprendere il collegamento, con la voce rotta, la giornalista ha sottolineato il tributo del poliziotto, mentre il fratello di Floyd è scoppiato a piangere.

Sesta notte, oltre 4 mila arresti nel fine settimana

La polizia ha arrestato circa 4.100 persone solo nelle città degli Stati Uniti durante il fine settimana, secondo l’Associated Press. Almeno cinque persone sono state uccise a causa della violenza divampata durante le manifestazioni in alcune parti del Paese: da Detroit a Indianapolis, a Omaha, dove è stato ucciso un manifestante afroamericano di 22 anni. Anche due agenti di polizia di Atlanta sono stati licenziati dopo esserse apparsi in un video che li mostra usare una forza eccessiva durante le proteste del fine settimana, dando ordini e trascinando due studenti del college fuori da una macchina

Schwarzenegger: “Mio padre era un poliziotto. Ma ora qualcosa non funziona”

“L’America non è perfetta. Credo ancora che sia il più grande Ppaese del mondo, ma siamo al meglio quando ci guardiamo allo specchio e affrontiamo i nostri demoni”, scrive il 38esimo governatore della California Arnold Schwarzenegger in un lungo articolosu The Atlantic. “I manifestanti che vediamo nelle strade non odiano l’America. Ci stanno chiedendo di essere migliori. Ce lo chiedono a nome dei nostri compagni americani che non hanno più voce: Ahmaud Arbery, Breonna Taylor, George Floyd e molti altri”. L’ex terminator continua “Deve finire. Ci vorrà una migliore formazione per gli agenti di polizia. Ci vorrà l’impegno della maggior parte degli agenti di polizia, a spingere per il cambiamento. Ma deve finire. Questo non è un attacco agli agenti di polizia. È una critica a un sistema rotto. Mio padre era un ufficiale di polizia. Ho sempre fatto il tifo per gli agenti di polizia. Ma si può essere fan di qualcosa e vedere abìnche ciò che è sbagliato al suo interno. Ed è chiaro che qualcosa non va”.

(La Repubblica)

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