28 Marzo, 2024
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Il resoconto di Donato Mauro sulla riunione a Bracciano per l’emergenza sanitaria

Riceviamo e pubblichiamo il resoconto del consigliere Donato Mauro sulla riunione tenutasi nella sede comunale di Bracciano tra tutte le istituzioni con oggetto la crisi sanitaria in corso

“In data odierna si è tenuta una riunione nella sede comunale riguardante  l’emergenza del Covid 19 alla quale hanno partecipato il Sindaco e i Consiglieri comunali capi gruppo.

Nel corso della riunione il Sindaco,dopo avere comunicato che a Bracciano non ci sono casi di contagio,  ha elencato le misure attuate in aderenza ai decreti del governo e all’ordinanza del Presidente della Regione Lazio che risulta essere ancora più restrittiva .E’ stata preannunciata la sanitizazione degli immobili. Sono stati anche evidenziati i provvedimenti riguardanti il reperimento di locali,ad esempio alberghi,da utilizzare in caso di necessità.

Da parte dei consiglieri comunali è’ stata  sottolineata la necessità di informare, in aggiunta all’operato della Polizia locale, anche attraverso l’affissione di manifesti le varie categorie commerciali,in particolare bar pub e ristoranti,sulle modalità a cui attenersi  anche rispetto agli orari di apertura e chiusura , nonché richiamare i cittadini ,con particolare riferimento ai giovani, sulla assoluta necessità di evitare assembramenti e affollamenti in spazi ristretti e nei locali.

Il sindaco ha comunicato di avere interloquito con il Direttore della ASL in merito alla disponibilità di posti letto da utilizzare in caso di emergenza ,informando che l’ospedale non dispone di sale di terapia intensiva e  che presumibilmente si potrà ricorrere alle strutture dell’ospedale S.Andrea. (A tale riguardo io penso che sarebbe necessario chiedere l’allestimento all’interno del nostro ospedale di una sala rianimazione con almeno 4 posti letto). 

Al termine della riunione è stato redatto un verbale al quale ho chiesto di allegare la seguente nota. 

 

 

Nota del consigliere Donato Mauro allegata al verbale della riunione dei capigruppo del 9/3/2020

 

L’emergenza continua e, per il momento, la diffusione del Coronavirus non accenna a diminuire. Pertanto si ritiene opportuno richiamare il Consiglio comunale alle proprie responsabilità in materia di salute pubblica coerentemente con le norme vigenti.

I sindaci sono  responsabili delle condizioni di salute della popolazione dei rispettivi territori e il Consiglio comunale condivide questa responsabilità.

Sulla base del Dlg.299/99 ad essi sono affidate anche poteri di programmazione e di controllo sull’operato del direttore della ASL.

I compiti del sindaco sono ampi,deve  conoscere se esistono pericoli incombenti e informarne la popolazione.

Ad esempio si è pensato di acquisire informazioni,per quanto possibile,di eventuali contatti con le persone che sono “letteralmente  scappate” dalla Lombardia e da altre regioni del nord ?

L’amministrazione deve partire anche da qui,dal diritto alla salute della popolazione. Tale diritto non è solo legittimo ma viene giuridicamente definito “diritto perfetto” cioè inderogabile. Per operare efficacemente  su questa rilevantissima priorità è necessario che, oltre alle istituzioni ad ogni livello, vi sia coinvolgimento e partecipazione delle forze sociali organizzate ,della protezione civile e delle associazioni che come previsto dalla Legge 142/90 svolgono un ruolo attivo nella prevenzione igienico sanitaria.

Dobbiamo predisporre un meccanismo in grado di acquisire tutte le informazioni necessarie al fine di elaborare un piano di emergenza sanitaria sotto tutti i profili, organizzativi di reperimento delle risorse e degli strumenti di intervento, di prevenzione di massa e di tutela individuale.

A tal fine propongo l’immediata istituzione di una struttura operativa costituita da consiglieri comunali , da professionisti nei vari ambiti e da cittadini .

I componenti della struttura dovrebbero essere designati sulla base di specifiche competenze nella gestione delle emergenze , in campo sanitario  e nella conoscenza delle fragilità esistenti nella nostra comunità.

 

Ho ritenuto opportuno chiedere la costituzione di una struttura ad hoc  poiché è del tutto evidente che la situazione presenta crescenti aspetti di complessità  suscettibili di richiedere all’occorrenza capacità di intervento a 360 gradi oltre che sotto il profilo sanitario anche per la gestione delle misure straordinarie di sostegno all’economia che il governo e la regione stanno per varare.”

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