19 Marzo, 2024
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Tolfa festeggia la 15° “Giornata del Contemporaneo” con una mostra dedicata a De Andrè

TOLFA FESTEGGIA LA 15° “GIORNATA DEL CONTEMPORANEO” CON UNA MOSTRA DEDICATA A DE ANDRE’

Sabato 12 ottobre alle ore 17 in occasione della 15a “Giornata del Contemporaneo promossa” da AMACI (Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani) si inaugura presso il Polo Culturale di Tolfa la mostra “La voglia che ci prende per mano”, dedicata alla memoria di Fabrizio De Andrè.  L’iniziativa è stata ideata da Simona Sarti che ne è anche la direttrice artistica, in collaborazione con l’Associazione Culturale “Associazione Arte altra” e il Comune di Tolfa. Oltre al saluto istituzionale del Sindaco Luigi Landi e dell’Assessore Cristiano Dionisi, parteciperanno la Storica dell’Arte Floriana Mauro e Paolo Masini (Casa dei Cantautori di Genova). Tredici sono gli artisti partecipanti che si sono ispirati singolarmente ad un brano presente all’interno dei 13 album di De Andrè: un omaggio al grande cantautore e poeta nell’anniversario dei venti anni dalla sua scomparsa. Gli autori si sono lasciati attraversare da tredici onde di luce ed ombra di suono e silenzio, di presenza e assenza, di pieno e di vuoto, di parole, strappi, carezze, tagli, profumi… Ad accompagnare il vernissage la performance di Daniele Bragaglia e Davide Trebbi. AA

Artisti partecipanti: Isabella Angelini, Carla Cantatore, Norberto Cenci, Marco Delli Veneri, Giovanna Gandini, Marzia Gandini, Metello Iacobini, Michel Patrin, Elisabetta Piu, Gabriella Sabbadini, Simona Sarti, Roberta Strocchi, Caterina Vitellozzi

 

 

Colori come note parole – Testo critico di Floriana Mauro

Colori come note, opere come composizioni, come musica suonata e cantata. La pittura si immerge nella trama emozionale delle parole in musica e crea nuovi orizzonti di lettura. La mostra che si apre il 12 ottobre, dal titolo “La voglia che ci prende per mano” si presenta come una straordinaria occasione di riflessione e di conoscenza dell’animo umano attraverso la suggestione innescata dai testi di Fabrizio De André che, nella forma di poesia sonora, si infiltra sottopelle e ispira gli artisti e gli spettatori. Il percorso creativo che il grande cantautore ha costruito nel corso della sua carriera di scrittore e musicista ha segnato un’intera epoca e costituisce ancora nel presente una inesauribile fonte di creazione ed evocazione. Le scelte lessicali, la struttura dei suoi testi, la ricerca musicale sono attuali e, come tali, scarsamente confortanti. Le contraddizioni nel rapporto tra l’io e l’altro, i conflitti sociali delineati attraverso parole stridenti e morbide, lo sguardo dolorosamente incantato rivolto alla condizione di emarginazione che tutti accomuna, sono stati nutrimento per generazioni e continuano a parlare nel presente, nel mondo della diversità apparente. La forza delle parole è trascritta nelle opere degli artisti attraverso il pulsare del colore, delle linee, dell’energia del gesto creativo che, immerso nella fascinazione del verso e dei temi musicati, sollecita nuovi e sorprendenti accostamenti. Esplorando la produzione musicale di De André gli artisti presenti in mostra inducono lo spettatore ad un ascolto più profondo e sensibile dei suoi testi attraverso lo sguardo che, per mezzo delle tredici opere presentate, attraversa lo spessore delle superfici pittoriche e crea uno spazio astrattivo posto tra il guardare e l’ascoltare, luogo di mediazione intellettuale nel quale converge la dimensione del conoscere.  Osservando ed esplorando le superfici iconiche delle opere pittoriche è udibile il richiamo sonoro all’album che ne ha ispirato la composizione e che ha consentito agli artisti di progettare una propria architettura spirituale traducendo in immagini, colori, linee, materia gli impalpabili accordi ritmici connessi alle note parole.

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