20 Aprile, 2024
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Stronati: acquedotto Ponton dell’Elce, terza estate senza acqua, 25 mesi di nullafacenza e promesse disattese

06Riceviamo e pubblichiamo.

 

Il 7 ottobre 2016, mi vennero richiesti dal Presidente del Consiglio comunale, Sig.ra Silvia Silvestri, i riferimenti del finanziamento di 163.280,00 Euro che la Regione Lazio concesse al Comune di Anguillara conseguentemente alla presentazione di un progetto di interventi volti al miglioramento dell’acquedotto di Ponton dell’Elce. Alle ore 22.12 inviai un messaggio, via Whatsapp, con i riferimenti richiesti. Ebbi conferma della lettura del messaggio alle ore 00.18 del giorno 8 ottobre 2016.

Pensai, evidentemente errando, che finalmente si sarebbe dato seguito alle attività già programmate (previste nella richiesta di finanziamento alla Regione Lazio sopra menzionata) di cui avevo già fornito dettagli nella relazione di fine mandato del Giugno 2016 (vedi LINK1 e LINK2).

Poi, 13 mesi fa (esattamente il 6 Luglio 2016), venni invitato a partecipare ad un incontro sul tema presso il Centro Anziani di Ponton dell’Elce, organizzato dal locale Comitato di Quartiere a causa delle continue interruzioni del servizio idrico. All’incontro presero parte alcuni membri dell’Amministrazione comunale: la Sindaca, la Presidente del Consiglio comunale, un Assessore e due Consiglieri comunali di maggioranza.

Mi venne richiesto, dalla Presidente dell’allora Comitato di Quartiere, di rendere note le informazioni in mio possesso relativamente alla situazione del campo pozzi e dell’acquedotto di Ponton dell’Elce.

Fornii tutte le informazioni tecniche in mio possesso (disponibili qui: LINK), le analisi dei consumi pro-capite stimate con i dati raccolti nello studio (in parte disponibile qui: LINK) che condussi nel 2014/2015 ed evidenziai l’urgenza di provvedere alla realizzazione del secondo serbatoio di stoccaggio dell’acqua trattata per far fronte ai picchi della richiesta idrica, in particolare nei mesi caldi.

In quella occasione l’Amministrazione comunale affermò che l’impianto idrico non “permette una riserva di stoccaggio e produzione di acqua adeguata rispetto alle effettive utenze”. Rammento che uno dei Consiglieri comunali di maggioranza presenti, affermo che la scarsità di acqua non fosse dovuta alla inadeguata dimensione dell’attuale cisterna ma bensì ad una errata configurazione dei pozzi e del sistema di trattamento dell’acqua che – di fatto – producono un limitava quantità di acqua trattata al secondo e un eccessivo scarto (dovuto alla sezione ad Osmosi Inversa, ndr) e che, quindi, avrebbe provveduto a modificare la configurazione dell’impianto per aumentare la quantità di acqua trattata prodotta e poter, così, soddisfare la richiesta.

Obiettai affermando – e lo ribadisco – che è impensabile ed economicamente folle realizzare un sistema di pompaggio e trattamento dell’acqua che possa produrre tanta acqua quanta ne viene richiesta ed in grado di aumentare e diminuire la produzione in funzione della portata. Affermai che ciò si compensa con lo stoccaggio di acqua trattata all’interno di una cisterna di adeguate dimensioni, capace – quindi – di tollerare i picchi di portata richiesti e, per questo, che fosse urgente procedere rapidamente alla realizzazione della seconda cisterna di stoccaggio, come già programmato.

Per completezza mostrai anche lo studio che realizzammo tra il 2014 e il 2015 che mostra l’enorme consumo di acqua pro-capite nel quartiere di Ponton dell’Elce e il grande divario tra quantitativo di acqua erogata rispetto al totale dell’acqua fatturata. Ciò farebbe supporre la presenza di perdite occulte che penalizzano la distribuzione idrica, in particolare nei mesi estivi.

 

Figura 1 – La tabella riassuntiva dello studio che mostra la grande differenza tra acqua erogata e acqua fatturata

 

Durante l’incontro del 6 Luglio 2017 l’Amministrazione comunale affermò che i lavori di realizzazione della seconda cisterna si sarebbero conclusi tra Settembre e Ottobre 2017 (vedi VERBALE).

Sta di fatto che le interruzione del servizio idrico nel quartiere di Ponton dell’Elce sono continuati per tutto il 2017 e durano tutt’oggi, nonostante le chissà quali manovre di ottimizzazione del campo pozzi e dell’impianto di trattamento dell’acqua annunciate durante l’incontro (semmai siano poi state veramente fatte).

Nel mese di Dicembre 2017 (DD n. 1546 del 15.12.2017), venne aggiudicata la gara per i lavori di ampiamento del serbatoio idrico comunale in località Ponton dell’Elce per un importo pari a 87.383,81 Euro alla ditta EDIL MBA srl di Campagnano Romano.

Dalla suddetta Determina Dirigenziale si evince anche che:

  • 278,00 Euro risultano già impegnati (impegno n. 1217/2016). Cercando sul sito del Comune scopriamo che l’impegno riguarda il finanziamento per la “ricerca perdite occulte”, altra attività prevista nel progetto con cui i fondi furono richiesti e concessi, ormai 3 anni fa. Attività di ricerca perdite occulte che fu affidata con DD n. 905/2016e revocata con DD n. 946/2016 con la seguente motivazione “successivamente mediante amministrazione diretta si è proceduto alla individuazione e riparazione di numerose e copiose perdite rilevanti che lasciano presupporre che possa esserci una riduzione e modifica della tipologia dei lavori affidati con il sopra richiamato atto n. 905 del 20/07/2016”;
  • 500,00 Euro sono “spese tecniche” (Progettazione, Direzione Lavori, etc).

Sempre per completezza, nel periodo Aprile-Maggio 2016 l’Ufficio Tecnico del Comune aveva già avviato le verifiche tecnico-economiche per approvvigionare e installare una cisterna prefabbricata, attività questa che l’allora Responsabile dell’Ufficio Tecnico riteneva (ed io concordo con lui) non necessitasse di particolari “progetti” e ancor meno di una costosa “consulenza esterna”. Esistono molte aziende che producono, forniscono ed installano cisterne prefabbricate e l’Ufficio Tecnico comunale aveva (ed ha tutt’ora) le necessarie competenze per poter procedere autonomamente alla individuazione di una soluzione piuttosto che spendere 21.315,84 Euro per affidare la progettazione ad un tecnico esterno (DD n. 670 del 13/06/2017).

Ma gli incarichi e le consulenze fioccano in Comune, una in più, una in meno penso non crei problemi.

Siamo arrivati, però, ad Agosto 2018, un agosto torrido con temperature proibitive che richiedono spesso il ricorso alla refrigerazione di una doccia/bagno.

Sono, cioè, passati 25 mesi e 3 estati (circa, compresa quella in corso) e del “fantasmagorico progetto del serbatoio aggiuntivo” a servizio dell’acquedotto di Ponton dell’Elce non vi è ancora alcuna traccia, mentre sono ormai diventati solchi le continue, giustissime lamentele dei cittadini esasperati dalle continue interruzioni del servizio idrico.

Ricapitolando:

  • Quando questa Amministrazione fu eletta (19 Giugno 2016) , i fondi (163.280,00 Euro) erano già stati concessi (Determina regionale n. G09953 del 07.08.2015) ed erano a bilancio e, quindi, immediatamente spendibili;
  • Sul finire del Giugno del 2016 mi premurai di lasciare le consegne a chi mi avrebbe sostituito (LINK) descrivendo le attività in corso e quelle necessarie per l’acquedotto di Ponton dell’Elce;
  • Ad Ottobre del 2016 ricordai la questione alla Consigliera Silvestri;
  • Nel Giugno del 2017 (8 mesi dopo!) fu affidato l’incarico per la progettazione del serbatoio all’unico tecnico che ha risposto all’invito (gli inviti furono solo due);
  • Questi consegna il progetto che viene approvato con DD n. 1357 del 10.11.2017 (5 mesi per un progetto semplice come questo);
  • La gara viene esperita e con DD n. 1546 del 15.12.2017 vengono aggiudicati i lavori alla Ditta EDIL MBA s.r.l. con sede in Campagnano di Roma per un importo pari a € 89.885,81 oltre iva;
  • Dopo 4 mesi, viene sottoscritto il contratto tra il Comune e la suddetta Ditta ( 1879 del 11.04.2018);
  • Passano altri 2 mesi circa e con DD n. 792 del 04.06.2018 viene incaricato un tecnico locale quale coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione nonché il Direttore dei Lavori (un tecnico comunale);
  • Passa poco più di un mese e il 17.07.2018 con DD n. 1001 viene costituito un “gruppo di lavoro” in quanto “si rende urgente ed improcrastinabile nominare, per questo intervento, un Direttore dei Lavori, iscritto al rispettivo ordine, al fine di rendere definitivamente cantierabile l’appalto di che trattasi”.

La ricostruzione fornita (non è la prima sull’argomento che a me sta particolarmente a cuore) serve per porre alcuni quesiti a questa sorda Amministrazione:

  1. Per quale motivo ci sono voluti più di 2 anni per giungere alla cantierabilità di un’opera relativamente semplice e di cui vi furono fornite tutte le informazioni utili e persino i soldi necessari?
  2. Per quale motivo, più di un anno fa (6 Luglio 2017), sostenevate che entro Settembre/Ottobre 2017 si sarebbero conclusi i lavori quando invece risulta dagli atti che non eravate in possesso neanche del progetto?
  3. Per quale motivo avete speso 21.315,84 Euro per la progettazione di un’opera relativamente semplice quando già nell’Aprile-Maggio del 2016 i Tecnici Comunali avevano avviato l’istruttoria?
  4. Perché la ricerca perdite occulte è stata dapprima affidata e poi revocata nonostante vi fosse stato dimostrato che il quantitativo di acqua erogato (immesso nelle tubazioni) è pari a quasi il doppio di quello fatturato?
  5. Perché avete atteso 25 mesi e 3 estati per ritenere “urgente ed improcrastinabile” procedere alla realizzazione della suddetta opera?

Chissà se giungerà risposta alle suddette domande che, ritengo, interessano tutti i cittadini residenti nel quartiere di Ponton dell’Elce.

Nel frattempo, porgo distinti saluti.

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