20 Aprile, 2024
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il PD di Anguillara all’attacco sui Piani Integrati

L’Amministrazione ha convocato per il giorno 6 Agosto alle ore 11.00 un Consiglio Comunale dove, al quarto e al quinto punto dell’ ordine del giorno, è prevista l’approvazione di due dei nove Piani Integrati: nello specifico uno riguardante l’adozione del “programma integrato di intervento AI SENSI DELLA LEGGE N. 22/97 PER LA RIQUALIFICAZIONE URBANISTICA DELL’AREA DISTINTA IN CATASTO AL FOGLIO DI MAPPA N. 8 P.LLE 59 E 279 DI PROPRIETÀ DEL “SIGNOR CARLO CARUCCI” (trattasi della realizzazione di un centro commerciale in via Anguillarase nella zona smorzo) e l’altro l’ “ADOZIONE PROGRAMMA INTEGRATO DI INTERVENTO AI SENSI DELLA LEGGE N. 22/97 PER LA RIQUALIFICAZIONE URBANISTICA DELL’AREA DISTINTA IN CATASTO AL FOGLIO DI MAPPA N. 21 P.LLA 55 SIGNORI CONTI MARINA E CONTI MASSIMILIANO” (che prevede la realizzazione di una chiesa Ortodossa zona Santo Spirito).
Ma andiamo a vedere cosa sono questi Piani o Programmi Integrati.
I Programmi Integrati di Intervento (P.I.I.) sono uno strumento urbanistico il cui fine è quello di riqualificare il tessuto urbano, edilizio ed ambientale. L’ambito dell’intervento e le opere sono tali da incidere sulla riorganizzazione urbana. I P.I.I. sono inoltre caratterizzati dal possibile concorso di più operatori e risorse finanziarie sia pubbliche che private.
Attraverso il PGT i Comuni promuovono la formazione di P.I.I. nell’ambito delle previsioni del Documento di piano .
Affinchè si possa promuovere un P.I.I. devono essere presenti almeno due di questi elementi:

-pluralità di destinazioni e funzioni, riqualificazione ambientale naturalistica e paesaggistica;

-compresenza di tipologie e modalità di intervento integrate;

-rilevanza territoriale tale da incidere sulla riorganizzazione dell’ambito urbano.
Una scelta assai poco chiara quella dell’Amministrazione che, dopo aver bloccato un Piano Regolatore, su cui ancora si deve esprimere il TAR richiesto da alcuni privati cittadini, decide di approvare, nonostante il clima abbastanza polemico che si respira nella comunità, due dei nove piani integrati già pronti da tempo.
Dunque, quale  PRG hanno preso in considerazione per elaborare le proposte? Era necessario, e di buon senso, attendere la sentenza del TAR di Settembre e solo dopo, con lo strumento definito, si poteva procedere ad eventuali Piani Integrati.
Perchè presentarli ora questi PI? Dove risiede la logica amministriva? Con un’emergenza idrica in corso, basti pensare all’assurda quotidianità che sono costretti a vivere i residenti di Ponton Dell’Elce, e la conseguente drammaticità degli acquedotti, erano veramente questi gli interventi necessari ora?
Vogliamo comprendere se i programmi in questione hanno tutti i requisiti necessari e soprattutto quale è stata la motivazione che ha portato a questa scelta da parte dell’Amministrazione: naturalmente sulla costruzione di una Chiesa Ortodossa non abbiamo nulla da dire, ma su quella di un Centro Commerciale sicuramente si.
Come già è stato fatto notare, in che modo le attività e le piccole imprese del paese reggeranno il confronto con un Centro Commerciale? Quale la logica? Dove il sostegno agli imprenditori e quindi ai cittadini? Invece di curare le eccellenze e le peculiarità le barattiamo con generalità commerciali che ormai si trovano ovunque?
Ci aspettiamo delucidazioni in sede di Consiglio, e soprattutto risposte chiare, che difficilmente ci vengono date, come di diritto.”

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