19 Aprile, 2024
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La Melone selezionata dall’INDIRE come modello progettuale

Mentre imperversano le polemiche artatamente costruite per nascondere gli errori di un assessore, gettando discredito sui docenti, la “Corrado Melone” continua a dimostrarsi scuola d’avanguardia e di eccellenza, infatti la sua attività didattica è stata selezionata dall’INDIRE come modello da promuovere altrove e divulgare al Seminario Nazionale “Cittadinanza e Costituzione” che si terrà a Firenze il 27 e 28 Settembre 2018 presso l’Auditorium Sant’Apollonia.

Di seguito l’abstract che descrive il progetto riconosciuto di importanza nazionale e che ha permesso al professor Massimo Malerba di essere invitato a partecipare al workshop e presentare il lavoro svolto con i suoi ragazzi sul tema del razzismo (a 80 anni dalla promulgazione delle leggi razziali) davanti ad ispettori ministeriali e alti funzionari del MIUR.

<<Il concetto di “razza” non ha un fondamento scientifico; ciò va ribadito ogniqualvolta si fa riferimento alle differenze tra le diverse etnie umane. Il concetto di razza nella specie umana non ha ottenuto alcun consenso scientifico, né è destinato ad averne. Ma se la razza in quanto entità biologica è una finzione, il razzismo in quanto problema sociale è invece una realtà.

La razza è un problema concettuale, non semantico. Non lo si può risolvere sostituendo la parola “razza” con “gruppo etnico”. Se da un lato la scienza dequalificando tale concetto priva il razzismo di qualunque legittimità, relegandolo a mera ideologia ingannevole non ne riduce purtroppo la forza.

Per far fronte a tale problema occorre, pertanto, una comprensione di ordine sociologico e antropologico, oltre a una prospettiva politica che punti sull’educazione intellettuale e morale, sulla prevenzione e sull’integrazione.

L’intolleranza verso il diverso risponde spesso a un bisogno di identità, proprio per questo è difficile da debellare. L’unica arma che abbiamo per combattere il razzismo è l’istruzione.

L’esperienza didattica, attivata in un’ottica interdisciplinare, si è sviluppata dalle lezioni di scienze, nello specifico dalla genetica e dalle problematiche etiche legate all’eugenetica e all’idea di razza, per spostarsi su un piano storico; gli studenti, a 80 anni dalla promulgazione delle leggi razziali, hanno analizzato il manifesto degli scienziati razzisti del 1938, individuandone gli errori da un punto di vista scientifico e realizzando un nuovo documento, il “Manifesto degli studenti antirazzisti del 2018”, che hanno sottoscritto.

Assistiamo oggi, nostro malgrado, a forme di razzismo di ritorno subdole, in quanto intrise di populismo. Il nostro percorso è stato finalizzato allo sviluppo di competenze metacognitive, in modo da portare gli studenti a riconoscere autonomamente gli errori da cui sono scaturite le leggi razziali, ad analizzarne le ragioni storiche e, soprattutto, a riuscire a dare delle risposte efficaci a tutti i razzisti che alimentano odio razziale e violenza sui social.

L’obiettivo di questo lavoro è stato innanzitutto dimostrare che le differenze razziali sono semplicemente un costrutto sociale e andrebbero relegate in un passato intriso di ignoranza. La riflessione si è dunque spostata sul piano della dignità dell’individuo, del rispetto verso gli altri e verso sé stessi, rispondendo al principio sancito nell’articolo 1 della Dichiarazione dei Diritti Umani, ossia che “tutti gli esseri umani sono nati liberi ed eguali in dignità e diritti, sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza”.

Durante tutte le fasi del lavoro, ci si è soffermati anche sull’importanza di un utilizzo consapevole delle informazioni disponibili in rete, sulla corretta valutazione delle fonti nonché sullo sviluppo di contenuti accurati.>>

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