19 Aprile, 2024
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Ladispoli, la scuola C. Melone in scena con “Rigoletto”

Ci sono molti motivi per ringraziare i docenti che si sono impegnati nel progetto “Teatro all’opera” che quest’anno ha portato alla messa in scena del “Rigoletto”, dopo avere realizzato negli anni passati “La Traviata” e la “Aida”. Innanzitutto l’esibizione si è basata esclusivamente sulle “forze” interne alla Scuola ed ha potuto offrire ai ragazzi affidati alla “Melone” la possibilità di conoscere opere immortali, patrimonio mondiale. Qualche ospite si è meravigliato nell’ascoltare alcuni ragazzi che, nei momenti di pausa, canticchiavano “la donne è mobile” o “bella figlia dell’amore” o “cortigiani, vil razza dannata” dimostrando la loro superiorità intellettuale e la loro bravura vocale.

Ma il ringraziamento più grande va a docenti e ragazzi perché ci hanno ricordato che ci sono stati periodi in cui l’Italia dominava il Mondo. In quel periodo altre Nazioni conquistavano territori rubando e sfruttando popolazioni inermi, vantando una “superiorità” inesistente basata solo sulla violenza e sulle armi. Contemporaneamente l’Italia conquistava il Mondo intero con la cultura, con la superiorità della musica di Verdi, di Rossini di Puccini …

Oggi di quegli imperi coloniali non resta nulla, o meglio restano odii, restano attentati, restano recriminazioni e gravissime disuguaglianze sociali che costituiscono le basi del fondamentalismo che semina morte fra gli innocenti. Invece, dell’impero italiano restano opere immortali che ancora conquistano le menti superiori, come quelle dei nostro “Meloncini” che hanno messo in scena questa miniversione del “Rigoletto” e che con la musica ci mostrano quale sia il vero modo di diversificarsi dalle bestie.

Riccardo Agresti

 

La nostra avventura è iniziata a Settembre, quando le professoresse L. Stagno  e D. Aurigemma ci hanno detto che la II F e la III F avrebbero messo in scena l’opera “Rigoletto”, scritta da Giuseppe Verdi, trasposizione in musica di “Le roi s’amuse” di V. Hugo. Protagonista dell’opera, ambientata a Mantova nel 1500 per motivi di censura, è Rigoletto, il buffone alla corte del duca di Mantova che ha una figlia segreta, di nome Gilda, che è perdutamente innamorata del duca. Gilda verrà rapita e, dopo averla ritrovata, Rigoletto vuole vendicarsi del duca progettandone l’omicidio, ma Gilda morirà al suo posto.

Ci siamo “spaventati” all’inizio, perché per molti di noi era la prima volta che realizzavamo uno spettacolo del genere con costumi, musica, recitazione, scenografie! Ci sembrava una vera e propria “mission impossibile”. Dopo le vacanze natalizie abbiamo iniziato a provare, provare e provare ancora, fino a venerdì 18 maggio. Quel pomeriggio dovevamo cimentarci nelle prove generali per il fatidico giorno: già durante la preparazione all’evento eravamo emozionatissimi indossando i costumi ed eravamo sul palco dove avremmo messo in scena il melodramma. Il 19 maggio in tutti noi si alternavano sensazioni contrastanti, passavamo dalla trepidazione alla felicità. Proprio l’ansia ci ha dato la giusta carica per ricordarci tutte le battute, le canzoni … Quanto tempo e quanta fatica per mettere in scena qualcosa di così spettacolare. Abbiamo scoperto l’Opera divertendoci, rivisitandola in chiave moderna con le nostre forze seguendo le indicazioni delle nostre professoresse D. Aurigemma e L. Stagno per la parte recitativa, il prof. M. Muscolino per quello che riguarda la musica, la prof.ssa  V. Conti per le scenografie, la Prof.ssa E. Bianchi per l’aspetto tecnico e la prof.ssa P. Ruggiero.

A noi è piaciuta molto questa esperienza, soprattutto perché ci ha fatto appassionare all’Opera che molte volte sembra così lontana dal mondo di noi giovani. Ancora oggi ci piace canticchiare le arie più belle tra cui  “La donna è mobile…” “Zitti, zitti, moviamo a vendetta…” etc…

Tutto questo anche grazie al nostro preside che ci ha permesso di realizzare il progetto e al sindaco per l’utilizzo della Sala polifunzionale dove abbiamo allietato i nostri spettatori.

Classi 2F e 3F dell’ I.C. “Corrado Melone”

 

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