29 Marzo, 2024
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Ladispoli, scuola dell’infanzia e Corrado Melone: la “Festa dei Fiori” per il cinquantenario dell’istituzione

Salve a tutti! Sono di nuovo io, anche se ultimamente ho scritto un pochino troppo spesso della mia meravigliosa scuola, dei miei fantastici bambini e blablabla… questa era troppo bella per non condividerla con voi!

Come ogni anno la Melone ha deciso di organizzare la Festa dei Fiori per i bambini della scuola dell’infanzia, una giornata all’insegna del divertimento e della solidarietà… Già SOLIDARIETÀ! Sapete quanto è difficile spiegare a bambini di 3, 4 e 5 anni cosa significa questa parola? Tanto? Lo credevo anche io! Ma…

Quando ci siamo trovati per pianificare la giornata, nel momento stesso in cui abbiamo scritto sulla locandina “evento di solidarietà” è cominciato nella mia testa un lavorio incessante, vecchi ingranaggi faticosamente hanno ripreso a girare prima stridendo poi con maggior scioltezza, alla ricerca di strategie didattiche, paragoni, metafore, sinonimi da proporre ai miei piccoli pargoletti per fargli comprendere il significato e l’importanza della solidarietà.

Dopo qualche tempo, forte di tutto quel succo di meningi mi sono seduta in cerchio con i miei bambini ed ho cominciato a filosofeggiare, ma osservandoli mi sono accorta che sghignazzavano e si davano di gomito, credendo di essere poco esauriente mi sono dilungata in spiegazioni più minuziose, ma con mio stupore i miei frugoletti si sono scambiati come un segno d’intesa e con un sorriso accondiscendente qualcuno ha cominciato a dividere la propria merenda con chi non l’aveva, altri hanno messo a disposizione dell’altro il secchiello delle costruzioni… Allora ho compreso la lezione che mi stavano impartendo: spiegare ai bambini cosa sia la solidarietà è un lavoro inutile poiché, nella loro purezza, ce l’hanno dentro, gli è naturale essere solidale nei confronti dell’altro e quindi per educarli alla condivisione basta lasciarli fare.

Ritorniamo alla festa, sabato 21 aprile la “Melone”, sotto la direzione del nostro caro Preside Riccardo Agresti e della professoressa Clementina Iazzetta, ha spalancato le sue porte per accogliere i bambini dell’infanzia per la “Festa dei Fiori”.La palestra era “vestita” di tutto punto e la scuola era pronta come si conviene, ci lavoravamo da giorni! I bambini all’ora stabilita hanno cominciato a sciamare nel cortile e a riempirlo con le loro voci festanti, noi eravamo lì ad accoglierli! I bambini di ciascuna sezione si sono raccolti intorno alle proprie maestre ed è partito un lungo trenino multicolore e canticchiante che ci ha condotti nella scuola.

Tutti raccolti nella palestra abbiamo salutato le famiglie con un coro degno dell’Antoniano… o quasi, poi ci siamo scatenati nel “Ballo del rispetto”, quindi è stato il turno dell’animazione, l’associazione “Tribù in festa” ha organizzato tante attività divertenti; abbiamo iniziato con i giochi di squadra; ci siamo nascosti per il gioco di “indovina chi?” poi tutti faccia a terra, anche il Preside, per “coloriamo la mela” uff! Che fatica alla nostra età! A seguire ”attacca la molletta” e “riempi la cesta”.

Corri, salta, ridi, gira, fai la riverenza… no questa è un’altra storia! Lo stomaco dei nostri piccoli festaioli, e non solo, cominciava a brontolare! Ma niente paura i genitori aiutanti non si sono fatti pregare, coordinati dall’eccellente AlessandraFattoruso ci hanno subito distribuito un ottimo “aperipranzo”, per la gioia di grandi e piccini siamo stati inondati da panini, pizzette e patatine! E per concludere gli immancabili cornetti con la nutella! Che goduria!

Così ben rifocillati quelli della “Tribù” hanno aperto le danze…. dopo un primo momento di imbarazzo, rotto dall’incontenibile entusiasmo dei piccoli protagonisti di giornata, tutti, sì sì

proprio tutti, siamo stati coinvolti e ci siamo lanciati in improbabili acrobazie; la maestra Iole sembrava appena uscita dalla “SFIDA DI AMICI”, senza la minima incertezza si è lanciata in un paso doble, di Garrison memoria, a seguire alla maestra Carolina e alla professoressa Iazzetta è toccata la maglia dell’ingresso al serale e si sono fatte tirare dentro, del resto come opporsi? I bambini scatenati ad una ad una hanno coinvolto le altre colleghe Paola, Elena, Silvia, Antonella, Raffaella, Luisa, Teresa e naturalmente la scrivente. A questo punto si è perso qualsiasi freno; piroette, relevè, pliè, si sprecavano i passi di danza di antica memoria, qualcuno ha sfornato persino qualche posa plastica, se non credete a me chiedete al maestro Alessandro che con le lacrime agli occhi ha documentato tutto immortalando queste scene esilaranti e donandole al futuro ludibrio.

Comunque come avrete capito è stato un vero spasso! Con l’aiuto di tutti, la giornata è riuscitissima e anche l’aspetto della solidarietà ha ottenuto i risultati sperati. I bambini ancora una volta ci hanno dimostrato che condividere con loro queste esperienze aiuta a tirare fuori il fanciullino che alberga in ciascuno di noi, il quale, quando è libero di esprimersi, ci permette di godere appieno della vita.

Anna Maria De Biasio

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