24 Aprile, 2024
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Manutencoop, sindacati: “Bloccata Banca delle ore, si ritorna a parametri lavorativi iniziali”

I segretari  Filcams Fisascat Uiltrasporti  Feuli Corda e Gallo hanno chiuso l’incontro odierno con l’azienda Manutencoop che gestisce gli appalti del pulimento ed ausiliariato degli ospedali della ASL ROMA F, con un secco no alla proroga della banca delle ore utilizzato fino ad oggi  al fine di evitare ripercussioni sul personale da quando era entrata in vigore la spending review.

“Abbiamo sempre fatto tutto quanto in nostro possesso” dichiarano Feuli Corda e Gallo, “per cercare di non fare perdere il posto di lavoro ed il parametro orario a nessuno e ci siamo riusciti chiedendo anche sacrifici ai lavoratori che li hanno sempre compiuti,  ma davanti a certe evidenze non possiamo che pensare ad una poca chiarezza dell’azienda: la stessa azienda che oggi ha dichiarato che il monte ore totale di banca delle ore complessivamente risulta positivo, ma un minuto dopo dichiara circa 8 unità in esubero…..qualcuno dovrebbe spiegarci come sia possibile questa contraddizione in termini!”

“Per l’ennesima volta l’azienda si è presentata all’incontro senza nessuna intenzione di trovare una vera soluzione rispetto le problematiche  esternate  dai lavoratori riguardo turnazioni sempre piu pesanti e continui salti del riposo settimanale”.

“Questi i motivi che ci hanno fortemente convinto a bloccare tutto in considerazione  anche di ulteriori servizi inserirti in corso di spending che  venivano fatti “a gratis” dai lavoratori nel loro stesso parametro giornaliero;  siamo pronti ad sostenere qualunque confronto, anzi speriamo in un incontro con la ASL ROMA F dove potremmo chiarire le nostre decisioni carte alla mano.”

“Se sarà necessario ci porremo in stato di agitazione con il blocco totale di orari supplementari e straordinari poi si vedrà chi effettivamente ha ragione sulla organizzazione del lavoro e dei servizi: ribadiamo che i lavoratori  non sono macchine ne tantomeno “numeri” o “puntini”  ma  persone con la loro dignità che vogliono lavorare e possono decidere liberamente di non sottostare più a ricatti o vessazioni di nessun genere.”

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