29 Marzo, 2024
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Tensioni tra Bracciano Ambiente e il sindaco Tondinelli su Ecodistretto

Cresce la tensione tra il Consiglio di Amministrazione della Bracciano Ambiente e il neo sindaco Armando Tondinelli. Il CdA della società, dimissionario dal maggio scorso, difende strenuamente la scelta di andare avanti con la gara d’appalto per l’Ecodistretto, mentre Tondinelli, ancor prima di essere eletto, si era dichiarato contrario all’espletamento della gara.

La Bracciano Ambiente attacca ora apertamente il primo cittadino in una nota stampa che riportiamo di seguito:

“Si rende noto che, dopo aver dichiarato inammissibili i ricorsi avanzati dai comuni di Cerveteri e Ladispoli, il T.A.R. Lazio, per mezzo della sentenza n. 7766/2016 ha, in parte, dichiarato inammissibili e, in parte, rigettato gli ulteriori ricorsi e motivi aggiunti avanzati da alcuni cittadini, confermando la legittimità dell’operato della regione Lazio e di questa società, in relazione alla realizzazione di un eco-distretto in località Cupinoro, prevista dalla A.I.A. n. G15123 del 28.10.2014, per la quale è in corso, bandita da questa società pubblica, una procedura ad evidenza pubblica, ai sensi del d.lgs. 50/2016, la cui scadenza è fissata per il 20 luglio 2016, avente ad oggetto la progettazione definitiva, la costruzione e la gestione dei due impianti oggetto della citata autorizzazione regionale di rinnovo.

In merito a detta procedura ad evidenza pubblica, si apprende oggi dagli organi di stampa che il sindaco di Bracciano, socio unico della Bracciano Ambiente S.p.A., avrebbe rilasciato la seguente dichiarazione: “ho chiesto la sospensione della procedura a suo tempo, e sto lavorando perché la stessa non vada a conclusione”.

Se tale affermazione, testualmente pubblicata, fosse vera, se ne ricaverebbe che il socio unico di questa società starebbe “lavorando” affinché la procedura de qua, bandita dalla sua stessa società, non si concluda con un’aggiudicazione.

In disparte ogni valutazione giuridica di tale attività del socio, dallo stesso non meglio specificata, essa si porrebbe in flagrante contrasto con l’operato dell’organo amministrativo della Bracciano Ambiente S.p.A., il quale, a garanzia degli obblighi assunti dalla stessa società dinanzi ai creditori ed al Tribunale, ha deliberato la realizzazione degli impianti industriali ivi previsti dalla regione Lazio, confermati dalla sentenza amministrativa citata, e disposto la pubblicazione della gara.

Va rilevato, infatti, che secondo il commissario giudiziale, nominato dal Tribunale – cfr. a pag. 118 della relazione allegata agli atti della procedura -, “sulla base delle comunicazioni pervenute da alcuni candidati sindaci, il rischio dell’annullamento della gara avrebbe delle concrete ripercuzzioni economiche in capo alla Bracciano Ambiente, in quanto verrebbe meno il sostegno al piano da parte del proprio socio unico, ovvero il Comune di Bracciano. Pertanto, il piano stesso riportato nella proposta di concordato potrebbe non essere più realizzabile, con la conseguente richiesta di revoca del concordato. Essendo pendenti istanze di fallimento, il fallimento della società sarebbe inevitabile”.

In altre parole, secondo il commissario giudiziale, se il socio unico “lavorasse” affinché la procedura di gara “non vada a conclusione”, cagionerebbe l’ “inevitabile” fallimento della sua stessa partecipata.

Va aggiunto, per completezza d’informazione, che il medesimo socio, pur manifestando, in merito al previsto sviluppo industriale della società, posizioni in contrasto con l’organo amministrativo, non ha ancora provveduto alla sostituzione di quest’ultimo, dimissionario dal 25 maggio 2016, ed anzi lo ha diffidato, con nota prot. 25027 del 7 luglio 2016, affinché continui ad amministrare la società e, dunque, a coltivare la realizzazione del piano industriale autorizzato dalla Regione.

La corrispondenza relativa alla omessa nomina dell’amministratore, in sostituzione del dimissionario, è pubblicata in questo sito, nella sezione “Amministrazione trasparente/Comunicazioni del C.d.A.”.

Bracciano Ambiente S.p.A.

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