29 Marzo, 2024
spot_imgspot_img

Osteria Nuova. L’Ass. L’Agone Nuovo e l’Istituto Enzo Biagi: giunta al termine l’esperienza formativa

L’Agone, mensile della Tuscia romana, quest’anno è sbarcato a scuola. L’obiettivo, dichiarato dai responsabili del progetto, è stato quello di sensibilizzare gli alunni della scuola media dell’Istituto Comprensivo “Enzo Biagi” di Osteria Nuova, su vari temi, dalla comunicazione all’ambiente, dalle nanotecnologie all’intercultura. Si è tentato, insomma, di dare ai ragazzi alcuni strumenti fondamentali per un’analisi più matura della realtà che li circonda. Nel corso di tre mesi si sono tenuti infatti diversi seminari animati sia da esperti sia da redattori della testata, esponenti dell’associazione no profit “L’Agone Nuovo”. Tra i più seguiti e apprezzati dagli studenti, quello sull’alimentazione: “Mi ha aiutato a capire che alcuni cibi che io consideravo salutari sono in realtà dannosi per il nostro corpo – racconta Gabriele –. La dottoressa intervenuta ci ha spiegato che uno dei pasti più importanti, che nessuno dovrebbe saltare, è la colazione. Ci fornisce l’energia necessaria durante il giorno”. “La prevenzione di molte malattie, come il diabete o i disturbi cardiovascolari – aggiunge Riccardo – può essere fatta in modo semplice, attraverso piccoli cambiamenti nello stile di vita”. I ragazzi inoltre hanno potuto affrontare l’argomento anche con alcuni allievi dell’Istituto Alberghiero di Ladispoli: il confronto tra coetanei, o quasi, ha coinvolto notevolmente la platea. Come anche un’altra esperienza formativa: la testimonianza di don Ariel di Santa Maria Madre della Chiesa a Vigna di Valle, frazione del comune di Bracciano. Per i giovani allievi dell’ “Enzo Biagi” l’azione di aiuto alle famiglie più bisognose, intrapresa dal parroco di origine sudamericana, è stata una scoperta: “Mi ha colpito quello che lui fa per la gente – sottolinea Aurora -. Raccoglie cibo da distribuire a chi non può comprarlo, coinvolge diverse persone che diventano volontari. Spero, un giorno, di andare a trovarlo nella sua parrocchia e, se ce ne fosse l’occasione, di lavorare con lui, come volontaria”. “Io l’ho sentito molto vicino a me, al mio modo di essere – dice Maya -. Anche a me, come a lui, piace entrare in contatto con le persone nei momenti di disagio”. E c’è chi apprezza ancor più l’operato del sacerdote per le sue origini colombiane: “Gli manca il suo Paese – sottolinea Sophie – e sono sicura che gli sarebbe piaciuto restare lì, ma ci ha raccontato che quand’era in Colombia non riusciva ad aiutare i poveri come avrebbe voluto. Troppo difficili sono le condizioni delle parrocchie”. In un periodo ormai caratterizzato dalla velocità, il fatto che ragazzi quasi adolescenti si siano fermati a riflettere per alcune ore è stato, stando ai tanti pareri raccolti, il risultato migliore di tutto il progetto. E non è mancato chi ha voluto dare qualche consiglio ai prof, come Simone, che ha molto apprezzato il seminario : “Hanno fatto tanti esperimenti. Abbiamo capito, guardandoli, i fenomeni della riflessione e della rifrazione – spiega -. Sarebbe bello seguire sempre lezioni così”. Forse verrà accontentato. Per il momento, però, ha preso una decisione: l’anno prossimo studierà al liceo scientifico.

La classe II E dell’IC Enzo Biagi

Ultimi articoli