28 Marzo, 2024
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Canale Monterano. Bettarelli: “A disposizione 7 giorni su 7. Il Municipio sarà la casa di tutti”

Alessandro Bettarelli, 42 anni, è il candidato Sindaco della lista n.1 “Progetto Locale”. Iniziamo col parlare di lei.
“Sono laureato in Scienze Politiche, indirizzo Internazionale, lavoro in una società che si occupa di IT e nove anni fa ho iniziato ad occuparmi di politica locale, divenuto nel 2011 un impegno profondo, da ‘amministratore di controllo’, come veniamo definiti noi consiglieri di minoranza da chi conosce il ruolo che siamo tenuti a esercitare.”

Com’è nato Progetto Locale?
“Nel settembre scorso abbiamo iniziato a fare assemblee pubbliche, incontrando cittadini e lavorando al programma, le ultime settimane le abbiamo invece passate a raccontare quello che volevamo fare, ben felici di apprendere che spesso le persone non vogliono la luna, ma cose realizzabili con un po’ di coscienza, impegno e rispetto per chi hai di fronte.”

Su quali basi?
“Sul fatto che Canale e Montevirginio devono essere orgogliose del proprio passato, ma hanno bisogno di un futuro migliore di questo. Bisogna voltare pagina, smetterla di pensare che siamo il comune più bello e vivibile del comprensorio, con testimonianze storico-artistiche che vanno dagli Etruschi ai Romani, dal Medioevo al Barocco di Bernini, l’ambiente più integro, la migliore qualità della vita, una splendida riserva naturale, le terme, un eremo unico in Italia, le Contrade più forti del circondario, lo sport, l’associazionismo e tutte queste belle cose – che per fortuna abbiamo – e iniziare a metterle a sistema per sfruttarne la sinergia. Bisogna, per esempio, trasformare l’escursionista della domenica in un turista che viene il venerdì e se ne va la domenica sera e che, magari, alla fine, si ferma a vivere qui da noi come hanno fatto in tanti negli anni passati. Per far questo dobbiamo spiegare a chi ancora non ci conosce che a Monterano non c’è solo la città morta, ma c’è il genio vivo, vivissimo, di Gian Lorenzo Bernini. Dobbiamo creare “pacchetti” che tengano il turista almeno due – tre giorni in paese, per non farlo scappare dopo due ore di visita a Monterano, ma solo dopo aver conosciuto meglio la nostra terra, avergli fatto provare la tranquillità del vivere in paese, il fresco quando a Roma si “boccheggia”, i sapori veri della nostra cucina.”

Dov’è possibile migliorare?
“Canale e Montevirginio ci piacciono così come sono, ma vogliamo migliorare dove è possibile e doveroso farlo: nell’indotto turistico, nell’economia locale, nella pressione fiscale comunale, nel sociale, nel rapporto tra cittadini e Amministrazione e tra Amministrazione e gli attori sociali che hanno spesso sostituito la stessa nella valorizzazione del nostro territorio: Pro-Loco, Contrade, associazioni, il Gruppo di Protezione Civile “Monterano”, la Parrocchia e tutto quello che gli ruota intorno. Rapporto che deve essere di considerazione e rispetto per il lavoro incredibile che svolgono.
Il nostro comune futuro passa attraverso la riscoperta del senso di “comunità” e direttrici semplici: “solidarietà”, “vivibilità”, “lavoro”. Per tracciarle e realizzarle serve una pianificazione mirata, fatta da esperti, portata avanti con costanza e lungimiranza negli anni a venire. Ma, soprattutto, il Municipio dovrà diventare la casa di tutti.

Com’è composto il gruppo di Progetto Locale?
“Proponiamo a Canale e Montevirginio un gruppo di candidati giovani, con perfetta parità di genere uomo-donna, attivi sul territorio da anni e con solide basi professionali, etiche e morali alle spalle, che possano aprire un ciclo di lungo periodo. Per quanto mi riguarda, se i cittadini ci daranno fiducia, sarò un sindaco a tempo pieno, sette giorni su sette, usando l’aspettativa dal lavoro che la legge prevede in questi casi. La figura del sindaco part-time non funziona più, tanto meno quella del “Mi sono candidato perché ho tempo”. I problemi di un comune di 4.200 persone non si risolvono nel tempo libero, le opportunità si devono cercare, non aspettare che arrivino.”

Sembra una campagna elettorale tranquilla questa di Canale…
“Ci siamo imposti di non parlare degli altri e non ne parleremo in futuro. Non accamperemo scuse o pretesti. Rivendichiamo però una diversità rispetto al recente passato. Il nostro gruppo si è formato, per una piccola parte, lavorando gomito a gomito per cinque anni, per l’altra, più consistente, tramite sei mesi di assemblee pubbliche. Questo meccanismo di formazione del programma ci dà un vantaggio: lavoreremo insieme per gli interessi della collettività su tracce già segnate. Non staremo cinque anni a girarci i pollici, o a capire come funziona il meccanismo. Sappiamo che cosa serve fare e come farlo. Il nostro programma è ambizioso, ma non è un libro dei sogni, è un’agenda di lavoro. È finita l’epoca dei personalismi, conteranno i risultati e il gradimento che avranno da parte dei cittadini. La scelta, adesso e come sempre, sta a loro.”

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