28 Marzo, 2024
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Osteria Nuova. Giornata “sensoriale” alla scuola Enzo Biagi

Nella scuola di Osteria nuova sabato 21 maggio dalle 8.30 alle 12.30 si è svolto il primo open day della struttura, che ha visto la partecipazione emozionata di insegnanti, genitori, della banda musicale della marina militare e delle due storiche bidelle della scuola Tina e Fernanda che ci hanno rivelato che anche se il loro lavoro è stancante provano vero affetto per quei ragazzi con cui sono tutto il giorno, rivelandoci un pizzico di malinconia nel momento in cui questi giovani concludono il ciclo dei tre anni, dunque la scuola diventa una vera famiglia.

La giornata si è aperta con i ragazzi che hanno cantato l’inno d’Italia seguiti poi da un concerto di pianole e da molte altre attività sportive e di istruzione tra cui la mostra dei minerali e del filmato realizzato dai ragazzi stessi durante il progetto adotta un monumento. Abbiamo chiesto ad alcuni professori cosa simboleggia questa giornata per loro e la prima a rispondere è stata la professoressa di matematica e scienze Diotallevi che ha detto alla domanda se i ragazzi hanno risposto bene ha questo evento ci viene detto dal professore di tecnologia Vatta che ci dice . Abbiamo poi proseguito ad intervistare e questa volta a rispondere alla nostra domanda sulla musica e sull’ interesse dei ragazzi nei suoi confronti è stata la professoressa di musica la Persichini < i ragazzi quando arrivano qui e vedono che in questa scuola ci sono tre strumenti i ragazzi sono molto entusiasti e interessati>.

Abbiamo poi deciso di esplorare per un attimo le classi delle elementari, dove abbiamo incontrato una timida maestra che non ha voluto dirci il suo nome, ma ci ha detto che i bambini risultano essere felicissimi perché la scuola è aperta per loro, è una giornata d’incontro ricca di soddisfazione e con un grande impegno da parte di tutti. siamo poi stati trascinati nell’euforia generale nel grande piazzale in cui i bambini delle elementari trascorrono le loro ricreazioni e qui tutti seduti abbiamo assistito al concerto offerto alla scuola dalla banda della marina militare, che cono grande entusiasmo e bravura ha saputo intrattenere tutti gli spettatori dai più grandi hai più piccini giocando con loro e facendoli partecipare durante tutto lo spettacolo con giochi come dirigere l’orchestra al ballare le canzoni sino ha chiamare i professori per fare dirigere a loro la banda. Insomma è stato questo veramente un momento di gioco, divertimento che è stato vissuto veramente da tutti. finito il concerto siamo andati ha chiedere al capitano di fregata Santo Pagano Giorgiani cosa simboleggia per loro suonare per le scuole, per i ragazzi e i bambini e sentite cosa ci ha risposto < nonostante gli impegni e la fatica i professori d’orchestra svolgono questo lavoro con grande entusiasmo, con affetto e amore soprattutto per queste realtà periferiche che purtroppo vengo bistrattate dall’organizzazione generale. La musica è un grande ponte che unisce i sentimenti con le realtà, noi la portiamo e suscitiamo sempre entusiasmo soprattutto nei bambini e di questo siamo felici>.

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Inseguito ci siamo nuovamente addentrati nella scuola alla scoperta degli innumerevoli progetti svolti da questi ragazzi, tra cartelloni d’inglese, ricerche d’italiano e progetti di scienze, siamo poi andati ad intervistare la professoressa Pierotti la responsabile della scuola che nonostante gli impegni ci ha dedicato un po’ del suo tempo. Che ci rivela che l’open day è stato pensato per il territorio di osteria nuova che resta purtroppo una realtà periferica e che l’apertura simboleggia una collaborazione tra scuola e famiglia per l’educazione dei figli, corredata ovviamente dalla mostra di tutti i lavori che i ragazzi hanno fatto durante l’anno scolastico, è un lavoro conclusivo. Alla domanda di come vivono la realtà di oggi insegnanti e studenti ha risposto <faticosa, come la società, noi insegnanti dobbiamo crescere i futuri cittadini e solo collaborando ci si può riuscire>, abbiamo poi scoperto che questa giornata verrà ripetuta il prossimo anno. Nel nostro pellegrinare abbiamo incontrato la professoressa di inglese la Pascucci, chiedendogli cosa pensa di questi eventi e di quest’evento in generale < potrebbero essere delle iniziative bellissime, servono poiché non c’è un punto d’incontro è un momento in cui si sta insieme senza sovrastrutture>. Abbiamo poi chiesto sia alla Persichini che alla Pascucci se essendo questa una generazione nuova di ragazzi più multimediale abbiano bisogno di un metodo d’insegnamento diverso più concreto e meno astratto, la prima a rispondere è stata la Persichini < i ragazzi oggi hanno molte più distrazioni che prima non vi erano soprattutto quelle tecnologiche che prima non vi erano, per avere la loro attenzione bisogna stimolarli continuamente e creare nuovi interessi, perché se noi usiamo la metodologia tradizionale con questi ragazzi abbiamo fallito, poiché sono una generazione diversa rispetto alla nostra molto diversa, i tempi e i ritmi sono diversi e quindi siamo noi insegnanti che dobbiamo cercare di essere più accoglienti nei confronti delle esigenze dei ragazzi, e giornate come queste possono essere una buona risposta perché i ragazzi vogliono sempre qualcosa di diverso e innovativo> la Pascucci ha invece risposto la professoressa di inglese ci ha poi salutati con una frase di Malala che dovrebbe essere d’insegnamento a tutti noi e con cui vorremmo concludere questo articolo: education is the only answer for the poverty and education is a human write (l’educazione è l’unica risposta alla povertà. E l’educazione è la scrittura dell’uomo).

Il Prof.re Sandro Gambone ribadisce che la “Matinée sensoriale” nasce da esperienze concrete che i ragazzi hanno fatto durante tutto l’anno, lo stesso campo scuola è stato preparato e sviluppato sulla tematica della multisensorialità e al culmine è stata vissuta la stupenda esperienza della visita “bendata” al museo tattile di Omero di Ancona. Durante la mattinata di sabato è stato mostrato in aula magna il cortometraggio girato durante il laboratorio al museo e i quasi 40 lavori prodotti al rientro dal camposcuola.

Questa mattinata “insieme” conclude il Prof.re Gambone è il frutto di una didattica condivisa, di una scuola vissuta a pieno da docenti, famiglie, alunni. E’ un modo per sancire che la didattica di oggi la si porta avanti “ facendo”, “costruendo”, “partecipando” insieme. L’insegnate di oggi deve uscire dalla cattedra e stare tra i banchi… e, se ci riesce, deve lasciare l’aula e “stare” con i suoli alunni. Credo che, nonostante la fatica, ad Osteria ci stiamo riuscendo.

Articolo di Gloria Donati

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