29 Marzo, 2024
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GAL Tuscia Romana e Castelli: modificato statuto per partecipare al programma europeo di sviluppo rurale

ASCANI: “UNO STRUMENTO NECESSARIO PER FAR CRESCERE I NOSTRI TERRITORI”

Approvate il 27 aprile dal Consiglio Metropolitano di Roma Capitale due delibere relative ai GAL Tuscia Romana e Castelli Romani-Monti Prenestini, con le quali si adottano le modifiche ai rispettivi Statuti, per consentire a questi organismi di partecipare al bando regionale legato al Programma di Sviluppo Rurale 2014/2020.

Secondo la normativa comunitaria e regionale, i GAL, Gruppi di Azione Locale, forme di partenariato pubblico-privato, sono gli unici soggetti legittimati a presentare le proposte di Piano di Sviluppo Locale per la partecipazione al Bando regionale in attuazione della Misura 19, “Sostegno allo sviluppo locale LEADER (SLTP – sviluppo locale di tipo partecipativo)”.

I GAL sono autosufficienti dal punto di vista finanziario; le quote da versare annualmente non sono particolarmente onerose, o vengono richieste quando necessario per fronteggiare una situazione di scarsa liquidità. Per i due GAL, la ex Provincia di Roma aveva già aderito nella passata programmazione. A oggi, in mancanza di un bilancio pluriennale approvato, è stato necessario l’intervento del Consiglio per impegnare l’Amministrazione anche per le successive annualità.

“La partecipazione della Città metropolitana di Roma Capitale ai Gruppi di Azione Locale (GAL) – dichiara Federico Ascani, delegato allo sviluppo economico e promozione territoriale – è fondamentale per sostenere le proposte che i territori esprimono nel Piano di sviluppo locale, e che consentono l’impiego di risorse europee per obiettivi mirati.

“A pochi giorni dalla costituzione di un altro GAL, quello della Sabina Romana – prosegue Ascani – con questo provvedimento superiamo una difficoltà dovuta alle particolari condizioni finanziarie del nostro ente, che continuerà ad avere un ruolo attivo nella promozione e nello sviluppo del territorio. Accedere al bando regionale rappresenta un’occasione di crescita occupazionale e imprenditoriale, nei settori dell’agricoltura come del turismo e dei beni culturali, in linea con gli orientamenti europei. È la strada giusta per la valorizzazione delle nostre realtà locali”.

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