28 Marzo, 2024
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Bracciano: la scuola PYT fucina di giovani e talenti

La scuola locale PYT di Bracciano, acronimo di “Pretty Young Things”, è sempre più una fucina di giovani e nuovi talenti, di calibro anche internazionale. Il nome di certo suggerisce la freschezza che si respira in quest’ambiente, ma rimanda sicuramente all’omonima canzone di Michael Jackson. Un tributo al “Re del pop” non casuale. Gli insegnanti Andrea Modica e Letizia Pirisi, che hanno fondato la scuola in pianta stabile qui a Bracciano circa due anni fa, infatti volevano diffondere una cultura artistica, soprattutto dell’hip-hop, a lui ispirata. Ma nella loro scuola si praticano anche tutte le altre discipline di danza (dalla breakdance, al flamenco, alla classica, alla contemporanea e moderna), in quanto ritengono che i loro alunni debbano avere conoscenze in ogni ambito del ballo. Hanno circa una novantina di iscritti, con gruppi a parte per i più piccoli di 3-4 anni. Diversi i riconoscimenti ottenuti con i gruppi dei ragazzi più grandi. Oltre alle gare, organizzano anche casting per talent show. E incontri con coreografi internazionali. Nel 2012 è stato Shabba Doo (ballerino di Michael Jackson, Madonna e Lionel Ritchie) a collaborare con la scuola PYT.

Nel 2014 è stata la volta di Popin Pete (ballerino e coreografo di Janet Jackson, Chris Brown, Gwen Stefani, Black Eyed Peas) a dare il suo contributo alla formazione dei giovani artisti esordienti della scuola. Tra l’altro Pete è pioniere del popping, lo stile tipico di Michael Jackson a scatti e ispirato infatti alla robotica nei movimenti, che viene praticato ed insegnato qui. Ma la PYT presenta due importanti novità. Innanzitutto la conquista di due primi posti in due differenti competizioni: il primo al Talent Day al Teatro Traiano di Civitavecchia a febbraio. E il secondo allo Jo Festival al Palacavicchi a Ciampino a Roma, a marzo. “Il segreto per vincere una gara –ci spiega Andrea Modica- è l’insieme della tecnica, dell’unione del gruppo, dell’allenamento, dello spirito di sacrificio e del supporto reciproco dei ragazzi e del dare loro la giusta carica da parte di noi insegnanti”. “Una competizione richiede una dura preparazione, fatta di molte ore di allenamento, più volte a settimana, anche la mattina quando non vanno a scuola, e ad orari extra”, aggiunge Letizia Pirisi.

Invece la seconda iniziativa caratteristica della scuola è lo spettacolo di fine anno ai Giardini Pubblici di Bracciano. Si tratta di un misto di danza, recitazione, canto e ballo. Quest’anno si terrà circa verso il 27 giugno. Si intitolerà Re-evolution e sarà, come lo scorso anno, diviso in due parti: quella iniziale con le esibizioni di tutti i gruppi. E quella finale che mostrerà il grosso lavoro fatto nel musical coi ragazzi, con un laboratorio teatrale che metterà in scena una nuova versione di Cenerentola (nel 2014 fu la volta di Peter Pan) in chiave comica, rivisitata e dal titolo “AAA Cercasi Cenerentola”. Lo spirito e il motto alla base di tale iniziativa inedita è sempre lo stesso, quello che caratterizzò un anno fa l’anima del gruppo: “Solo chi sogna può volare”. L’obiettivo, non nascondono i due maestri, è portare tale musical in giro per i teatri più importanti di Roma e d’Italia.

Un po’ quello che è accaduto a un bimbo di Oriolo Romano, che è entrato a far parte della scuola proprio dallo scorso anno: Riccardo Mazzetti. Scoperta la danza quasi per caso (come tutti del resto), iniziando a ballare non appena sentiva una nota in macchina alla radio o la musica al supermercato, arrivò alla scuola, che conobbe tramite altri compagni, quasi a stagione finita. Per questo ebbe qualche difficoltà in più ad inserirsi; ma svolse un lavoro assiduo, costante e maggioritario rispetto agli altri per mettersi alla pari. E, nel giro di pochi mesi, è riuscito ad entrare a far parte del gruppo con cui ha vinto le due gare sopra citate (5 bimbi tutti tra i 6 e gli 8 anni); oltre che partecipare allo spettacolo di fine anno della scuola. La sua è una storia simile a quella di tanti altri alunni della PYT e la riportiamo ad esempio per dimostrare quanto la voglia di fare, di riuscire e di arrivare non conosca ostacoli. Non è mai troppo tardi per incominciare a danzare. E neppure troppo presto; non c’è un’età limite per iniziare. Basta sentire il desiderio di condividere questa passione. La danza è un importante veicolo di socializzazione, di inserimento, per superare la timidezza; aiuta molto la formazione della propria personalità e riesce a modificare il carattere di un individuo predisponendolo meglio al confronto, all’apertura mentale, al dialogo con l’altro e al rispetto reciproco. Aiuta a saper stare in gruppo, ad accettare il giudizio e la sconfitta e a vivere la vittoria con sana sportività e con la giusta competitività. Inoltre può essere anche molto terapeutica

per chi è affetto da autismo ad esempio, che riesce a comunicare appunto attraverso la danza e l’espressione corporea, trovando in essa una nuova forma di linguaggio, ha voluto ricordarci la mamma di Riccardo, la signora Nydia Rossi di Canale, che si dice sorpresa dai progressi del figlio, dalla spontaneità con cui si muove sul palco perfettamente a suo agio, e soprattutto dall’unione dei 5 elementi che costituiscono il suo gruppo: i vincitori dei due premi riportati sono molto affiatati e tra loro è nata una vera e propria amicizia. La signora Rossi evidenzia anche l’enorme lavoro svolto col figlio ed i compagni dai maestri.

Il gruppo certo è importante, ma alla scuola PYT non c’è solo questo. Dal concorso sono usciti anche talenti solisti, come Francesco, campione al talent Day in hip-hop. “Ma si tratta di concorsi rivolti in particolare ai più grandi, poiché per i più piccoli potrebbe essere più destabilizzante”, precisa Letizia Pirisi.

L’altra opportunità che regala la scuola è quella dei casting per talent show quali “Tu sì que vales” e “Italia’s gots talents”, gli unici che offrano possibilità di partecipazione gratuita. E proprio a maggio alla PYT si prepareranno le selezioni per il mondiale di Hip-Hop internazionale e, in caso di vittoria, i vincitori andranno a San Diego.

 

Barbara Conti

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